In un' epoca di esasperata tecnologia è ancora possibile colorare le sensazioni ele impressioni,
i paesaggi dell’anima e della natura, spesso ferita dal cemento. La pittrice Amalia Alia conferma
tale assunto. La sua pittura non ha nulla di artefatto: E’ genuina. Sgorga sorgiva dal cuore e
riscintilla quando giunge alla luce. Alia dipinge quando il pathos la scuote e quando – per dirla
con Ungaretti è colma di <sentimento del tempo>. Non astratti ghirigori cerebrali, i suoi dipinti
recano istanti di riposo e hanno la grazia di un dono che provoca durature risonanze interiori.
Perciò rifiuta le scuole e le mode, valorizza le linee che delimitano un orizzonte, la prospettiva
accattivante, caldi squarci coloristici, le forme umane di codificata bellezza. Ritiene importante
la tecnica, ma non se ne rende schiava. Si affida piuttosto, a briglie sciolte, alla fantasia e al
sentimento che detta al pennello quel cromatismo emblematico e creativo con cui rappresenta
gli slanci che dentro le urgono e premono. Riservata e sensibile, Alia è ricca di canto.
Rivive intimamente le visioni che più la commuovono per poi esternarle di getto tramite la
tavolozza: sono le gioie a lei più care. Convive idealmente con la beata solitudine, con le
zolle feraci, con i luoghi natii resuscitati, con l’immagine di volti amici e dell’infanzia,con
i paesaggi agresti in cui respiri a pieni polmoni, con le atmosfere idilliache, con i campi di
grano trebbiato, con cieli tersi maculati da una vaporosa nuvoletta, con le sempre vive nature
morte di frutta e vegetali, con nudi pudichi, con i contadini abbrustoliti dal sole, con la casetta
sola nella quiete. La differenziano dagli altri pittori questo raccolto intimismo, questo schivo
rapportarsi col mondo. Trovi nei suoi dipinti lirici accenti, sonore armonie, un caleidoscopio
fiabesco: quel linguaggio universale, cioè, proprio dell’Arte. Amalia Alia, insomma, con la sua pittura,
cattura lo sguardo e l’anima del visitatore.
Prof. Rocco Cambareri, scrittore e critico d’arte
<< Il rapporto con il proprio ambiente è fonte di viva ispirazione per Amalia Alia, momento di
raccordo di immagini ed emozioni che vanno a condensarsi con intensità nella sua pittura. Paesaggi
luminosi, scorci urbani silenti nel loro atavico riserbo, campagne solatìe, luoghi reali o della
memoria, destano nella pittrice sensazioni e sentimenti che alimentano la sua creatività. Ella trasfonde
con naturalezza i propri stati d’animo nelle forme, le tratteggia con impressionistici accenti contornandole
di atmosfere cangianti, fra vibranti ritmi. La sua pittura è capace di accogliere il respiro della natura
e il segreto pulsare delle cose per farne materia di lirica evocazione.>>
Salvatore Perdicaro critico d’arte
Amalia Alia, pittrice dell’impianto ottocentesco legata alle tematiche impressioniste, dove la natura e
la luce diventano protagoniste di una espressività legata alla spontaneità, all’immediatezza di gesti
che conducono il pennello all’impressione con rapida sintesi dove, a secondo dell’ora, della stagione e
della posizione della fonte luminosa, dà l’impronta al soggetto proposto. Una pittura in rapporto con
il naturale, sapientemente impiantata, secondo precise regole prospettiche. Una pittura nutrita, dove la
decisa e scattante pennellata lascia profonde consistenze cromatiche. La luce e il colore si armonizzano
per dare vita alla scena sempre legata al paesaggio del sud, ai litorali mediterranei, ai colori variopinti
dei fiori, al giallo della ginestra, che domina gli altopiani della costa calabra, dove i tortuosi ulivi secolari
arricchiscono il paesaggio. Questo viene poeticamente catturato dalla istintiva creatività di Amalia Alia che
con grande sentimento li ripropone sulla tela a testimonianza di una storicità di contenuti umani come la
pianta di ulivo che lega l’uomo alla sua esistenza, alla sua terra, alle radici di una civiltà così grande, così
umana che dalla magna-grecia traccia una lunghissima storia tesa ai contenuti di crescita legata alla cultura
delle vicende del mare, alla vita di Ulisse. Vita e colore quindi nell’opera di Amalia Alia, interpretati per far
capire che l’uomo e la natura ancora hanno qualcosa da palpitarsi ,qualcosa da difendere… da riscattare.
Un ‘animo sensibile quello della nostra pittrice che penetra con naturalezza nella poesia delle cose.
Nelle sue composizioni tutto è rivolto allo stato naturale che vive e trasmette a coloro che lo amano,
attraverso il suo segno di verismo, poeticamente concepito e con sentimento proposto. Una pittura fedele alla
propria natura ed alla propria terra, dove i soggetti sono impregnati nella natura vivente. Amalia Alia dipinge
le cose che ama, racchiudendole in una sintesi cromatica carica di solarità e di freschezza, quella solarità nostra,
calabra alla quale la nostra pittrice ricorre per trarre sempre nuova linfa vitale. Le marine, le campagne, le valli,
le scogliere, gli ulivi, i campi variopinti di fiori e di papaveri, la donna, sono sempre i soggetti preferiti; ma
è soprattutto il mare che infonde il mistero ai blu, il sole che brilla nell’indescrivibile dei gialli o del rosso-arancio
del tramonto, l’inebriante aroma della flora che dona ai verdi e ai rossi il profumo delicato della vegetazione ,la
passione di una terra antica coniugata alla modernità e all’ottimismo vitale dell’autrice che dimostra di sapersi
inserire nella grande tradizione culturale dell’arte avendo vissuto e filtrato come dimostra, le conquiste del
passato che diventano oggi per lei intelligenza del presente, perchè sa appropriarsene dimostrando di saper guardare
il mondo nella sua realtà, di aver acquisito una sensibilità nuova, pronta al confronto perché affascinata dalle storie
diverse, dalla nostra storia di ogni giorno, quella che dovrebbe portarci a riflettere e a pensare ad un sereno dialogo
col mondo.
Prof. Pino Farina ,scultore e critico d’arte
Pittori si può diventare per una serie di motivi. In ogni caso bisogna possedere un animo gentile e sensibile per
lo spettacolo semplice e meraviglioso della natura. Questa condizione è alla base delle creazioni pittoriche
di Amalia Alia, autodidatta. Ma c’è di più. L’umiltà e la passione che caratterizzano la sua attività artistica. Colori
tenui e discreti, quasi da sogno, quelli di Alia, che scivolano sulla tela leggeri, a ricreare un mondo che ciascuno
ritrova in un angolo della propria memoria. Come il campo dopo la trebbiatura, con i rotoli di grano in primo piano
e sullo sfondo il nostro cielo su cui riposano lievi nuvole bianche. Verde e giallo che predominano nel paesaggio
della nostre campagne, luoghi che la pittrice vibonese( ma nata a Parghelia) ci ripropone con quella dolcezza che
diventa invito a tuffarci in un passato che è ancora qui, a ricordarci che i valori, quelli solidi della nostra storia contadina,
non hanno mai fine. E non importa se si tratta di volti, angoli del centro storico di Vibo o paesaggi agresti. In tutti
c’è la sua anima. Quella di un donna che si entusiasma per lo spettacolo della vita.
Prof. Franco Pagnotta, giornalista
Tocco leggiadro, carezzevole ma deciso e ben definito esprime Amalia Alia (pittrice nata a Parghelia) nei
suoi dipinti. Autodidatta, opera nell’ambiente del figurativo, paesaggistico, e nature morte. Ha una pittura
libera, con cromatismi accesi. La sua pittura ha una indipendenza, una autonomia interpretativa che esplica nelle
tele con scene di vita quotidiana passata e presente. I colori riflettono luci e bagliori di grande armonia. Poesia,
ricordi, emozioni, sono il trittico delle pennellate dell’artista Alia, per crearci e creare le sue impressioni. Ha dipinto
da sempre e il suo talento trova riscontro e consenso nelle esposizioni fatte. Le sue tele, i suoi colori racchiudono
un angolo di natura o una immagine, facendo scaturire all’occhio umano, giudizi attenti e osservatori. Così l’artista
raffina la sua tecnica, esprimendo il meglio di se stessa, dei suoi sentimenti attraverso i colori che, manipolati
sapientemente dalla mano esperta, fissano sulle tele, sui dipinti, veri ed autentici gioielli.
Peppino Vitetta, pittore
Amalia Alia ha ricevuto molti riconoscimenti dalla critica, a sottolineare, per come direbbe Leopardi, quell’armonia
che << brilla nell’area e per li campi esulta, si ch’a mirarla intenerisce il core>>. Saltano all’occhio la solitudine
dei luoghi, gli inquietanti silenzi e i paesaggi agresti nei quali campeggiano, come scolpite dal tempo, piante di
ulivo dai tronchi secolari attorcigliati come amanti e quindi ancora vitali per l’intensa << chioma verde smeraldo>>.
La pittura di Amalia Alia ci introduce nell’eden dei prati e dei fiori con tonalità forti come quella del papavero
dolcemente piegato dal soffio del vento di primavera. C’è profondità e meditazione in queste opere cariche di un giallo
pastoso, il più ardente dei colori, la cui luce oltrepassa i confini facendo trionfare l’eternità. Un’armonia interrotta
da altri quadri dell’autrice che presentano quel mare <<cantato>> da Omero che urta il mitico scoglio ancora carico
di magia e di mistero. Ed ecco lo Stromboli in un tramonto quasi alla fine, magico luogo all’interno del quale persino
Vulcano perse il suo Tridente e che oggi continua ad emanare il suo fascino, fa pulsare emozioni.
Prof. Pino Cinquegrana, scrittore e critico d’arte
Paesaggi assolati ed intensi che riflettono un senso di solitudine contemplativa, dove l’autrice, Amalia Alia, si pone
di fronte alla natura, in attesa, con senso di coinvolgimento e di leggera velata mestizia, amante e cantore della bellezza
della propria terra, dove ogni pietra, ogni scoglio, ogni declivio, riporta alla memoria antiche e fantastiche verità di
eroi e di genti.
Distese verdi di tenere erbe, carezzate dalla brezza di primavera, cangianti al lieve sussurro del vento, nel giallo
intenso dei fiori di soia, incastonati da luminosi bianchi gigli e papaveri rossi, ondeggianti, in un miscuglio di luce e di
colori. Paesaggi che l’Autrice rende vivi perché lei è immersa in questo mare di colori e di profumi che sono la sua stessa
vita. Ulivi antichi e nerboruti, contorti, che si elevano prepotentemente, con tremule foglie cangianti, al di sopra della
distesa d’erba e colori dei campi. Lunghi, ordinati filari perdentesi all’orizzonte lontano, laggiù verso il mare, o sparsi
per i prati, uniti e divisi, come i cafoni in piazza il giorno di festa, in attesa che il tempo, implacabile, passi e alla
primavera segua l’estate calda e rovente, e l’erbe e le spighe si vestano di più intense cromie. Il sole cocente attutisce i
sensi e induce le membra al riposo. Cantano i grilli incessantemente, rincorsi dal coro ossessivo delle cicale,
tutti avvolti nell’abbraccio amorevole e forte, della incontaminata natura, nella terra dei Brutii, dove Alia vive
e dipinge. Con altrettanta vena artistica e coinvolgimento emotivo ritrae le frastagliate coste di Capo Vaticano, dai colori
intrisi di luce e le rocce a picco sul mare. L’Autrice è partecipe emotivamente e percepisce con grande emozione l’impeto
delle onde che si abbattono sugli scogli, spumeggiando, rendendo la scena con pennellate vigorose e tratto deciso, con
cromie forti ed evocative di ispirazione impressionistica. Si coglie il respiro del vento e il sapore del mare, il fragore
delle onde di un mare azzurro come il cielo, screziato dalle nuvole, dove la luce tutto avvolge e pervade, sopra questo
mare “ellenico”, pregno di profondi significati e di antiche memorie.
Girolamo Galluccio, pittore e critico d’arte
Pittrice di elevato spessore artistico, ha saputo condensare nei suoi dipinti, colori ed immagini estirpando stati d’animo
particolari che solo una persona così singolare può evidenziare, nella sua pittura. Opere variegate, con colori tenui a volte
aggressivi e passionali, ricchi di armonia e sensibilità, nell’osservare ed ammirare i suoi dipinti, sembra di comunicare
direttamente con Amalia. Con grande acùme, il fautore e padre della psicoanalisi Sigmund Freud, aveva precisato, nei
suoi scritti, che il soggetto manifesta le sue tendenze inconsce attraverso i colori, le immagini, le sfumature, rivelando
i più reconditi segreti. Ed ecco che Amalia Alia, ha valorizzato la natura risaltando in maniera genuina i vari
paesaggi, con impressionistici intonazioni cromatiche, infatti chi osserva i suoi dipinti ne rimane colpito, tanto che le
immagini degli oggetti, i chiaroscuri, le luci, le sinuose movenze dei colori, la rabbia dei venti, del mare in tempesta,
delle piante di ulivo ataviche dai tronchi strettamente avvolti su se stessi, il movimento impetuoso dell’erba di un
incantevole verde, destano forte sensazione, tanto che rimangono impresse e vive nella mente dei visitatori, sia profani
che esperti d’arte. La tecnica di Alia, soprattutto, nei dipinti dei fiori campestri, ci fa rivivere i capolavori e lo stile
del grande Van Gogh. Nonostante sia un’autodidatta, è dotata di una tecnica molto esperta, capace di catturare le
vibrazioni della luce. Alia affronta temi e formati molto diversi, lasciandosi talvolta sedurre dalle suggestive atmosfere
simboliste.
Carmen Vona Giornalista
I panorami di Amalia Alia rivelano il suo amore per la natura e la sua padronanza della tecnica. Una tavolozza luminosa e sincera narra al fruitore le impressioni e i ricordi di questa pittrice di talento e ricca di spessore emotivo
Sandro Serradifalco, critico d'arte
Le opere dell'artista Amalia Alia sono intessute di una bellezza che abbraccia il delicato mondo che ci circonda, colori della natura, fiori, alberi, ulivi secolari, ogni suo dipinto è un richiamo spirituale alla terra a quella bellezza che riempie gli occhi e riscalda il cuore.
Amalia Alia è una pittrice autodidatta, nata a Parghelia, vive e opera a Vibo Valentia. Sono numerosi i premi che ha vinto e altrettanto numerose sono le mostre collettive e personali che ha fatto, alcune di queste tenute anche presso l'Archivio di Stato di Vibo Valentia.
La tecnica dell'artista prevede pennellate veloci, che danno un senso di moto ai prati da lei dipinti... spettacolari sono i suoi campi di papaveri sovrastati da un magnifico cielo pieno di luce. I paesaggi dedicati al mare caratterizzano molte sue tele... le onde del mare sembrano rincorrersi e infrangersi sugli scogli in un moto che pare continuo e cattura lo sguardo. Le strade, i vicoli dei paesi, i prati, il mare, la natura, i fiori, i vigneti, ma anche la donna e Dio sono tutti temi che ricorrono sulle tele della Alia... incantando con l'aggiunta di spettacolari albe o tramonti che caratterizzano il suo tratto artistico. Il comitato Fior di Loto Arts accoglie tra i suoi eletti questa artista dal delicato tratto di soave malinconia augurandole tanto successo.
Sonia Demurtas